In un mondo sempre più fagocitato dalla frenesia, dai rapporti veloci e superficiali, dalla spersonalizzazione totale nasce dentro di noi un richiamo che non aspetta altro di essere ascoltato e divulgato.L’Essere Umano, ora più che mai, ha bisogno di un equilibrio basato sull’Amore, sulla Fiducia, sulla Libertà.Equilibrio tuttavia che viene tristemente ignorato dal quasi intero sistema moderno, che sfruttando l’avidità, l’egoismo, il potere, i soldi e chi più ne ha più ne metta, ha trovato un modo per intrappolare l’intera Umanità.Ma da almeno mezzo secolo un’antica sinfonia ha cominciato a riecheggiare: è il momento di Ricordare.

giovedì 7 ottobre 2010

Un patto d'amore


C’erano una volta, in un piccolo bosco verdeggiante, quattro gnomi che ad ogni tramonto passeggiavano tra alberi e cespugli.
Immersi nella luce dorata del sole, due di loro suonavano dolci melodie, mentre gli altri due cantavano poesie cristalline.
Ogni creatura che udiva le loro canzoni ne rimaneva affascinata, e serenamente dormiva avvolta in fantastici sogni.
Gnomo Mela, che era il più giocherellone dei quattro, suonava il flauto e Gnomo Carota, il più forte e coraggioso, suonava un piccolo violino dal suono soave.
Gnomo Ciliegia e Gnomo Arancia, invece, con le loro voci gentili, cantavano felicemente.
In un giorno di vento i quattro, mentre si stavano preparando per iniziare la loro solita passeggiata di fine giornata, videro due ragazzi tristi e udirono il loro discorso:
- Fiordaliso... la mia vita non è più allegra come quella di una volta: dove regnavano la quiete e il sorriso, ora ci sono infiniti problemi da affrontare…- diceva la ragazza senza speranze.
- Viola devi aver speranza… circondati di amore - rispose amorevolmente Fiordaliso, che tanto aveva a cuore l’amica.
- … ormai di amore proprio non ce né. Sono tutti indaffarati, frettolosi che non si accorgono nemmeno del grigiore di questo mondo, che pian piano sta avvolgendo ogni cosa-.
- A dire la verità, hai proprio ragione. Ogni giorno che passa sento questo velo grigio posarsi pure su di me, ed è quasi impossibile scrollarselo via…-.
Ai quattro gnomi bastò ascoltare questo, che già dai loro grandi occhi cominciarono a scendere grosse lacrime e una profonda tristezza li avvolse come una fredda coperta nera.
Come delle sfuggenti ombre scomparvero, e si nascosero dentro al tronco di un albero cavo.
Tanto era il loro sconforto che per quel tramonto non fecero la loro solita magica passeggiata e per tutta la notte non fecero altro che sussultare e piangere continuamente.

La mattina seguente, dopo poco che il sole era sorto, una maestosa fata passò nei pressi dell’albero e percepì il triste sussultare degli gnomi.
- È permesso miei cari gnomi? - bussò curiosa la fata.
-… vieni pure avanti Fata Magenta - rispose Ciliegia.
La fatina entrò e una luce dorata pervase il nascondiglio, e per un attimo i quattro gnomi dovettero stringere gli occhi per non restare abbagliati.
- Qual è il motivo di questo profondo dolore, ditemi…- insistette Magenta.
In breve gli gnomi svuotarono tutta la tristezza che avevano dentro e finalmente si sentirono più leggeri e sereni.
Magenta era ammutolita, e anche dentro lei qualcosa si era mosso.
- Ma non è tutto - soggiunse all’improvviso Mela.
- Neppure le loro anime erano felici - continuò Arancia.
- C’è un grande peso nei ragazzi… non credono in loro, nei loro sogni…pensano perfino che questi siano inutili e irrealizzabili! - disse allarmato Carota.
- Ce lo hanno detto le loro anime! – terminò finalmente Ciliegia, più preoccupato che mai.
La fatina sgranò gli occhi per lo stupore e per qualche secondo anche lei rimase in silenzio.
- Oramai, viaggiando di bosco in bosco, ho sentito la stessa storia almeno millanta volte - confermò Magenta - è tempo che gli uomini comincino a credere -.
La fata non perse altro tempo e informò gli gnomi del suo piano.
Mela, Carota, Ciliegia e Arancia in fretta e furia si dileguarono.
Nel loro volto un grande sorriso dominava sicuro.

Dopo qualche giorno, attorno ad una grande sorgente d’acqua splendente, centinaia e centinaia di creature dagli aspetti magici, affascinanti e un po’ buffi sedevano serie.
A nord erano sedute le creature dell’aria, a sud quelle del fuoco, a est quelle dell’acqua, mentre a ovest quelle di terra.
Era un momento molto importante: tutte assieme le creature stabilirono un patto, un patto d’amore, di sostegno e di verità.
E questo patto recitava:
Ogni creatura,
di aria o di terra,
di fuoco o di acqua che sia,
ha il piacere
di contribuire alla fluidità dell’Universo e delle sue energie
proteggendo qualsiasi essere umano,
affinché quest’ultimo possa godere
di felicità, che tanto rischiara la vita;
e di eterno amore, che con la sua magia lega ogni cosa.
Il mondo risplenderà di luce,
ogni essere crederà in se stesso,
e le anime brilleranno di calore profondo.


Da lì a qualche tempo ogni cosa cambiò: gli uomini cominciarono a sorridere, pian piano si lasciarono travolgere dalle emozioni, e col tempo impararono a stupirsi di ogni piccola cosa.
Viola iniziò a credere in se stessa e nei propri sogni, e quello stesso anno si innamorò perdutamente di Fiordaliso.
Mentre Arancia, Mela, Carota e Ciliegia durante il giorno si prendevano cura di molti umani, rendendo loro magico anche il più breve momento di sconforto e la sera al tramonto allietavano con serenità il dolce sonno di tutto il mondo.

Sogni d’oro a te, che credi nella magia.

Sun Soul


1 commento:

  1. Speriamo che ogni giorno si aggiunga almeno un umano ai "credenti nella magia", ci vorrà un pò di tempo, ma noi sappiamo aspettare ...

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