In un mondo sempre più fagocitato dalla frenesia, dai rapporti veloci e superficiali, dalla spersonalizzazione totale nasce dentro di noi un richiamo che non aspetta altro di essere ascoltato e divulgato.L’Essere Umano, ora più che mai, ha bisogno di un equilibrio basato sull’Amore, sulla Fiducia, sulla Libertà.Equilibrio tuttavia che viene tristemente ignorato dal quasi intero sistema moderno, che sfruttando l’avidità, l’egoismo, il potere, i soldi e chi più ne ha più ne metta, ha trovato un modo per intrappolare l’intera Umanità.Ma da almeno mezzo secolo un’antica sinfonia ha cominciato a riecheggiare: è il momento di Ricordare.

sabato 25 dicembre 2010

Ritorno della Luce



S’alzò da quel torpore ed inspirò profondamente: mille nuovi aromi lo assalirono, lo avvolsero, e ballarono intorno a lui componendo straordinari profumi.
Tese le orecchie per ascoltare ogni singolo suono: il frinire dei grilli cominciò a farsi sentire; lo scialacquio di un torrente si presentò alle sue orecchie come se fosse vivo; il rumore del vento iniziò a giocherellare qua e là, infilandosi tra l’erba e le fronde degli alberi, fino a scompigliare i suoi capelli.
Sferzanti raggi di Sole correvano nel cielo, liberi, solleticando tutto quello che incontravano nella loro danza.
Odori, rumori, sogni, sorrisi, fiati di vento, fiamme di luce, terra feconda, amore felice.
Ogni cosa si sommava, s’accavallava, s’aggiungeva, s’intrecciava, andando a comporre una favolosa sinfonia naturale.
Una sinfonia di cui lui cominciava a far parte.
Aprì le braccia e le sollevò al tanto amato cielo e, accompagnato dall’incalzante melodia, gridò.
E urlò, urlò il suo amore, la sua vita, urlò la sua gioia, la sua forza.
Oh, sì:
 ora cominciava a sentirsi vivo.


Con questo impulso di vita, vi auguro un Felice Natale, un Rinascita Lucente dal più profondo di me stesso!

Un abbraccio spontaneo ed un sorriso,
SunSoul


lunedì 20 dicembre 2010

La mia occupazione

Mani ghiacciate e voglia di gridare.
Così è cominciata la mia occupazione.
Un freddo sole illuminava la mattina e il cielo terso guardava silenzioso: eravamo poco più di un centinaio di studenti.
Con striscioni e megafoni ci siamo diretti di fronte la scuola e in veloci minuti il nostro gruppo raggiunse i circa 4-500 protestanti.
Urla scaturite dalla rabbia, dalla voglia si esprimere e di dar sfogo alle ingiustizie riempivano l’aria con tono vivace.
Dopo venti minuti siamo riusciti ad entrare: il liceo era stato OCCUPATO!
La potenza che sentivo dentro quasi aveva la forza di sollevarmi da terra.
Ma, per farvi tenere i piedi per terra, vi dico subito che l’occupazione era in accordo con la preside, quindi figuriamoci se si trattava di una vera e propria occupazione partita del cuore degli studenti: magari.
Perciò, alla fin fine, possiamo parlare di un’autogestione, ottimamente riuscita, ma pur sempre una semplice autogestione.
Passata la mattinata partecipando a lezioni alternative (alcune veramente interessanti: come la conferenza sul nucleare),al pomeriggio ci siamo ritrovati un circa cento: un numero esiguo in confronto ai 1200 studenti che frequentano il mio liceo.
A dire la verità non c’erano attività pomeridiane programmate: ma tanto chi ci avrebbe partecipato?
Per farla breve anche il giorno dopo è successa più o meno la stessa cosa, con attività di mattina e di pomeriggio i soliti cento…
I cento che per allungare l’autogestione, almeno di un altro giorno (per informare, per dare un senso logico a quelle due giornate molto brevi) si sono fatti il mazzo inutilmente parlando prima con la preside e in seguito discutendo tra di loro.
E l’ombra degli altri studenti?
Neppure quella si vedeva.
E come potevamo pretendere e semplicemente desiderare continuare il tutto se non c’era gente che partecipava attivamente, che s’interessava, che si metteva in gioco?
Questo è stato il boccone amaro.
Perché in quelle due giornate di occupazione dentro e fuori di me sono successe cose strabilianti: superflue magari per qualcuno, ma in così poco tempo si era instaurato uno spirito (almeno tra noi, i soliti cento intendo) che più volte mi ha fatto venire la pelle d’oca!
E mi sono sentito utile, attivo per qualcosa in cui credevo e credo tutt’ora; mi sono sentito vicino a persone che pensavo superficiali ed ingenue; mi sono sentito forte e sicuro…
Ho respirato aria “pulita”!
Questa è stata la mia occupazione…




SunSoul

sabato 11 dicembre 2010

Ebudae








...e danzò con il corpo,
e volò con l'anima,
in quel fluire di sospiri ardenti...


SunSoul

mercoledì 8 dicembre 2010

News

Prima di tutto vorrei farvi vedere questo video, questo richiesta da molti ignorata, che Folletto del Vento saggiamente mi ha fatto scoprire.
Penso si commenti da solo, e ora buona visione:





Ecco qui, invece, alcune informazioni relative a piccole novità del mio blog:
  • Come potete osservare alla vostra sinistra ho creato una "Finestra sulla vita", ovvero un piccolo angolino in cui compaiono foto scattate da me, ma non mancheranno di certo immagini, immagini e ancora immagini di tutti i tipi. Allo scopo appunto di creare una finestrella sulla vita, su ciò che accade...
  • Sempre alla vostra sinistra è comparso anche un altro angolo, "l'Angolo della Terra" dove troverete delle pillole informative riguardanti per l'appunto gli avvenimenti di questa terra...
Spero che queste novità portino interesse e curiosità, e se qualche volta vi scappa un commento, beh non esitate e scrivetelo sull'ultimo post che ho pubblicato, non preoccupatevi!

SunSoul

venerdì 3 dicembre 2010

Su di un filo chiamato Universo



Lacrime sospese a mezz’aria,
rabbia inespressa,
voglia di tremare,
voglia di camminare;

In bilico, tra mille realtà,
un salto di qua,
un salto di là;

Silenziosi sono i miei passi,
delicati, forse un po’ pazzi,
ma di certo non sicuri,
di fronte a problemi alti come muri;

Ma no, non smetto
il mio viaggio mai chiuderò in un cassetto,
un sospiro e via,
proprio come un’alchimia;

Mille colori,
mille emozioni,

mille fuochi,
mille ghiacci,

Infiniti salti,
infiniti voli,

Sbattendo i piedi per terra,
come fossero bastoni,
nella pura convinzione
di ballare una canzone;

E con impegno,
e con pazienza ardente,
padroneggiati da felicità consistente,

E con calma,
e fantasia,
un po’ d’amore
ed energia
anche tu puoi camminar via

Tra foreste,
montagne e ruscelli,
fiumi, laghi
e verdi valli,

Tra deserti,
pianure e rupi,
un grido alto prende forma
vola vola,
tondo tondo,
non sarà mica
l’intero Mondo.





P.s.: scusate la mia lunga assenza, ora sono tornato, vi prometto che sarò più costante...
Un sorriso a tutti voi!

SunSoul


venerdì 12 novembre 2010

...e la Staffetta dell'Amicizia è passata pure per di qui!

Devo ringraziare di cuore Emanuela per avermi dato la possibilità di far parte di questa simpatica e curiosa staffetta dell’amicizia, che sta letteralmente invadendo tutti i blog.
Tra buffi aneddoti, antichi ricordi, sorrisi sinceri devo dire che questa staffetta mi ha proprio rilassato.


Ed ecco a voi le domande e le mie risposte!

1-   Quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa
rispondevate?
Quando ero piccolo, a dir la verità, avevo la testa fra le nuvole, come tutti penso, ma non so perché di punto in bianco mi saltò in mente di fare l’attore!
L’ansia che ti coglie prima di andare in scena, il fatto di diventare qualcun altro, la gente che ti guarda e ti ascolta…
Non so, all’età mi colpirono molto queste idee.
E beh, ancora adesso, se devo essere sincero, vorrei fare l’attore: non a caso, infatti, partecipo con grande entusiasmo al corso di teatro che si tiene nella mia scuola!

2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Innanzitutto Dragonball!
Tra infiniti combattimenti ed esplosioni sognavo pure io di poter volare sulla nuvola Speedy, e di sprigionare una fantastica Onda Energetica.
Poi c’era anche One Piece - tutti all’arrembaggio, quello mi appassionava più di tutti!
Per l’atmosfera che regnava, e poi Rufy (il capitano della nave che tra l’altro era fatto di gomma e si allungava a piacere) era sempre felice con un sorriso a mille denti!

3- Quali erano i vostri giochi preferiti?
Giochi?
Nascondino!
Io abito in una fattoria, quindi figuriamoci quanti posti c’erano per nascondersi.
Una volta mi ero nascosto sotto delle balle di fieno e i miei amici ci sono pure saliti sopra, pestandomi, ma alla fine ho vinto io quella volta.
Non immaginate quanto ero orgoglioso di me!

4- Qual è stato il vostro più bel compleanno e perché?
I miei compleanni da bambino sono stati tutti assolutamente allegri!
Sono stato un bambino davvero fortunato, non che ora non sia una persona fortunata!
Avendo molto spazio a disposizione invitavo i miei cugini, i miei vicini di casa che erano anche i miei compagni di avventure, e tutta la mia classe.
Circa una trentina di bambini rumorosi e felici che gironzolavano come api laboriose!
Una cosa che ricordo con particolare affetto è il giro in trattore che facevamo tutti assieme: attaccavamo al trattore un grande carro di legno e noi bambini ci sedavamo lì, mentre uno di noi andava al trattore e con l’aiuto di mio papà lo guidava.
Il risultato era un allegro giretto per i campi limitrofi alla fattoria.
Spero abbiate capito almeno un po’ come si svolgeva la cosa, non riesco a spiegarlo meglio di così.

5- Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Ce ne sarebbero mille di cose che vorrei fare e che attualmente non ho fatto.
Descriverò le principali.
Viaggiare: in qualsiasi posto e in qualsiasi momento, è troppo favoloso il mondo!
Andare in Australia: una terra per cui provo un inspiegabile affetto.
Diventare maestro della scuola Steineriana, una scuola privata con priorità molto particolari e sorprendenti (questo però è un desiderio nato solamente qualche anno fa).

6- Quale è stata la vostra prima passione sportiva o non?
Scrivere.
Ancora alle elementari (della scuola Steineriena) avevo scritto un racconto che narrava la vicenda di me e di questo uccellino che sapeva parlare.
In breve, il maestro mi aveva lodato e io spinto dal suo entusiasmo cominciai a sviluppare una vera e propria passione per lo scrivere.
Anche se non mi ritengo veramente bravo, la scrittura comunque è un modo per farmi sentire vivo, per far scorrere il sangue che è in me!

7- Qual è stato il vostro primo idolo musicale?
Nessuno!
Ascoltavo di tutto e non sono mai stato quel tipo di bambino e ragazzo che appendeva i poster nelle pareti, proprio non conoscevo quella “moda”.

8 - Qual è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù' Bambino, Santa Lucia?
A dir la verità da piccolo non sono mai stato abituato a scrivere la letterina a Babbo Natale, anche perché a casa mia c’era la tradizione della Befana!
Che buffa, ma quanto divertente tradizione!
Perché a portarci i regali era proprio la Befana in persona (ovvero mio zio travestito), e mi ricordo che noi fratelli avevamo un sacco di paura ma anche di emozione quando arrivava e bussava alla porta.
Comunque, ritornando alla domanda, nulla in particolare, ma devo dire che non mi è mai mancato nulla, e anzi, per quello che ricordo, sono sempre stato contento dei miei regali.

 Fiù…
Quante domande, ma quanto divertimento!
Ora ora ora… devo passare il testimone…
Tuttavia, come ho già visto fare, lo condivido con chiunque abbia voglia di parlare un po’ di se, di rispolverare i suoi ricordi e di condividerli!
Perciò buona staffetta a tutti…

Sun Soul

martedì 2 novembre 2010

E' l'ora di una scelta

Ieri sono andato a Milano ad incontrare degli amici che avevo conosciuto questa estate: è stato a dir poco un continuo ridere e sorridere.
Ma appena arrivato nella città, in treno, una muraglia di palazzi, vetri e cemento, cartelloni pubblicitari, semafori, macchine, strade mi ha aggredito come un predatore si avventa sulla preda.
È possibile che l’intera umanità sia arrivata a questi livelli?
A preferire un lavoro “sicuro”, fisso, ben retribuito piuttosto che una valle di alberi, fiori ed erba? Una macchina costosa piuttosto che la possibilità di correre, saltare e ballare in quella meravigliosa valle o pianura che sia?
A preferire la tv, vestiti di marca e cellulare con collegamento internet piuttosto che  un semplice libro, un buona lettera e dei sani rapporti?
Respirare smog piuttosto che un’aria pura?

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Il fatto sta che pure io e tutti noi siamo caduti in questa vita guidata dalla fretta, dal fatto di avere sempre tutto sotto mano, di possedere qualcosa che ci renda la vita più semplice ed agiata.
È il momento, almeno per me, di fare un scelta e di smetterla di prenderci in giro: lo stile di vita che facciamo non va più bene, non è adatto ne a noi ne alla Terra (che di conseguenza subisce gran parte degli effetti di questo fenomeno che noi chiamiamo progressione).
È l’ora di renderci attivi, in tutti i modi possibili!
Di assumere un atteggiamento vivo verso la nostra vita, di responsabilizzarci, di prendere in mano le nostre decisioni.
Perché più viviamo bene con noi stessi, più andremo verso un qualcosa che farà bene non solo a noi ma a chi ci sta attorno.
Se miglioriamo noi stessi, di conseguenza miglioreremo il mondo che è intorno a noi.

L’uomo sta evolvendo, ma siamo sicuri che stia prendendo la strada giusta?


Scusatemi per eventuali errori ortografici e grammaticali, ma ho scritto d’impulso.

Sun Soul


martedì 26 ottobre 2010

Perla di fata

Ultimamente la mia vita è piena di un sacco di cose: di emozioni contrastanti, fili attorciglianti, che si stringono al collo, problemi ed incomprensioni con gli amici, felicità improvvise, tenerezza e calma interiore…
Un po’ di confusione insomma.
Forse è per questo che qui sotto ora pubblicherò un piccolo racconto, scritto circa un anno fa.
Semplicità e bellezza…

Perla di fata


Mille occhi mi osservano.
Fa freddo e per di più questo vento gelido somigliante al sospiro di un demone, spinge quest’aria ghiacciata dentro le ossa, fino a farle congelare.
Rischiarato solamente dalla luce tremolante di Keitha, la mia dolce fata, continuo la fuga.
Dietro ho sangue, odio e rancore; davanti, speranza e libertà.
Alternative?
Il mio piccolo villaggio è stato travolto da quell’orda terrificante di guerrieri, decisi a sterminare tutta la mia razza; la mia famiglia trucidata; la mia casa rasa al suolo dalle voraci fiamme infernali scatenate dal caos impaurito della gente; l’orto regalatomi da mio padre, calpestato.
Tutta l’intera vita che mi ero costruito con tanto sudore e fatica... tutte le amicizie conquistate in questi anni... tutto il lavoro e lo sforzo per mantenere la mia famiglia... tutto, tutto questo, cancellato.
È tutto stato inutile.
Bianco o nero, non c’è differenza... ormai ho perso tutto.
Sento singhiozzare Keitha.
Mi fa così male...
La leggenda vuole che per ogni lacrima versata da una fata, nell’esatto punto dove essa cade, un piccolo fiore azzurro dai petali luminosi, chiamato perla di fata, nasca rigoglioso e forte.
Convinto di questa credenza, osservo il terreno retrostante... ma non scorgo nemmeno un petalo di quel falso fiore.
Una lacrima riga il mio viso.
Allora è proprio vero che tutto è perso...
Chiudo gli occhi.
Non importa dove mi portano le mie gambe... non ho paura di morire... ho solo paura di vivere.
All’improvviso non sento più i singhiozzi di Keitha.
Terrore.
Apro immediatamente gli occhi.
Eccola, davanti a me, sana e salva.
Spiro esausto.
Mi accorgo di essere nella cima di una collinetta...
Davanti a me una distesa d’erba e fiori contornata da un sottile bordo di montagne incappucciate di bianco.
A nord un fluente rigagnolo d’acqua, che da vicino non dovrebbe essere stato altro che un gorgogliante fiume in piena, luccica alla luce dell’alba e, al suo fianco, un piccolo lago funge da specchio argentato all’ormai luna scomparente.
Il primo raggio di sole sorge ad est; come un lama di pura energia, sembra trafiggere l’oscurità.
Tutto sembra irreale: i colori sono vivaci e iridescenti, pur essendo distante miglia e miglia sento il vivace gorgoglio del ruscello, annuso il profumo inebriante dei fiori, ascolto il vento infilarsi nelle chiome degli alberi...
Eppure dentro me comprendo che quell’irrealtà è solo la profonda realtà.
Non sento più il mio corpo, il suo peso, i suoi limiti... sono energia.
Non sono solo osservatore di quella meraviglia, ma sono parte di essa: sono quella distesa di fiori, quel ruscello, gli alberi, il cielo, il vento, ogni stelo d’erba. Sono parte del Tutto.
Sono speranza e amore, felicità e gioia, libertà e purezza.
Sono il creato e il Creatore.
Non sono definito, mi sento come un velo di energia colorata e brillante di tutte le sensazioni esistenti...
Nelle fibre del mio spirito ho tristezza e ricordi... ma sono in me solamente per completarmi... per
far si che la gioia e il presente esistano...
Perché  non c’è Luce senza Oscurità.
Non c’è Presente senza Passato...
Quel dolore, quella profonda disperazione mi hanno spinto a guardare dentro me, a trovare il significato della mia esistenza...
Ora sono dentro, sono diventato... il vero Io.
Ringrazio me stesso.
Sono unico all’Universo, e allo stesso tempo sono l’Universo.
È una sensazione che va oltre ogni limite, oltre ogni piacere e sensazione...
Ho compreso quello che dovevo comprendere, e ora posso ricongiungermi al mio corpo.
I colori ritornano ad essere normali, il mio corpo è ben definito, il profumo dei fiori se ne va, il gorgoglio del fiume si spegne e il vento non c’è più.
Ma so che per avere una cosa dobbiamo conquistarcela...
E quindi non resto qui, immobile, a piangere per aver perduto il profumo dei fiori o il rumore rassicurante del vento...
Non rimango qui a versare su me stesso lacrime inutili, perchè la vita procede, ma sono io a decidere come va avanti.
Perciò sorrido a Keitha e m’incammino dentro la vita, alla conquista dei miei sogni.
Ma prima guardo dietro di me... e scorgo un luminoso fiore blu.


Sun Soul

lunedì 18 ottobre 2010

Non vinto

Non importa la situazioni in cui ci troviamo: il problema che ci affligge non schiaccerà mai la nostra volontà.
Anche se sbattuto nel più profondo dolore l’uomo è in grado di risollevarsi e riappoggiare per bene i piedi per terra.
Siamo capaci di elevarci, nuovamente, con rinnovata forza al di sopra di tutte le nostre sofferenze.
Se solo vogliamo, possiamo prendere un giudizio e plasmarlo come cera morbida, mutandolo in un consiglio; se solo desideriamo siamo capaci di accettare i nostri limiti e di trasformarli nelle nostre forze; se solo ardiamo abbiamo la potenza di fare.



Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

William Ernest Henley

Sun Soul    

mercoledì 13 ottobre 2010

La mia ricerca di purezza


Non so bene la causa che mi ha spinto a cominciare a scrivere un blog; di certo, però, nella mia vita voglio elevarmi sempre di più.
Voglio scoprire, rendermi attivo, avere una mia opinione e un mio punto di vista: ho il grande desiderio di far parte di questo mondo.
Tuttavia, ancora qualche anno fa, appena presi coscienza di me stesso, dell’Essere Umano che sono, un qualcosa di astratto sorse dentro me.
Un pensiero concretizzabile in questa saggezza:

“ <<Dove posso trovare Dio?>>
   <<È proprio davanti a te>>.
   <<Allora perché non lo vedo?>>
   <<Perché l’ubriaco non vede la propria casa>>.
Più tardi il maestro aggiunse:
   <<Scopri cos’è che ti rende ubriaco. Per vedere devi essere sobrio>>.”
Anthony de Mello

Subito tutto prese una sua forma, non ancora del tutto definita, ma sicuramente più palpabile di prima.
Forse, deve essere chiarito, che con il termine “Dio” voglio intendere tutto ciò in cui ognuno di noi crede.
Che sia un’entità astratta, Gesù od Allah non ha importanza.
Dio viene inteso come il succo della Verità, il centro di ogni cosa, l’inizio e la fine, l’infinito, l’Universo intero.
In realtà, qualsiasi nome gli attribuiamo, ora come ora, noi esseri umani siamo troppo distanti per scorgerla.
Siamo così pieni di noi stessi, del nostro egoismo che non facciamo altro che distanziarci ancora di più dalla Verità.
L’insicurezza, l’odio e il rancore guidano molte delle nostre azioni; e sempre più siamo dominati dal giudizio negativo piuttosto che da quello positivo, dalla fretta invece che dalla calma, dalla tristezza anzi che dalla pura felicità.
Viviamo in una società e in un sistema in cui è sempre più difficile ritrovare se stessi, in cui il contatto con la Terra e la natura è solo un’utopia.

Non è mia intenzione dipingere una situazione d’allarme, ma sta a noi aprire gli occhi, siamo noi che abbiamo il compito di svegliarci e di prendere in mano la nostra vita.
Sono fiducioso dell’intera umanità, ma non voglio neppure ritornare a chiudere gli occhi.


“ I mutanti (i bianchi) hanno una cosa che chiamano condimento. Conoscono la verità, ma la nascondono sotto i condimenti della comodità, del materialismo e dell’insicurezza.”
Aborigeni Australiani

Sun Soul

domenica 10 ottobre 2010

Filo di luce

Questa mattina, all’alba, ho socchiuso gli occhi e ho visto un esile filo di luce che filtrava dalla finestra.
Ho allungato il braccio per carezzarlo e mi sono congiunto a lui.
Ho sorriso, e mi è stato tutto chiaro.


Ieri ho affrontato una giornata a dir poco strana, e la mia Anima si era irrimediabilmente incrinata.
Delle persone avevano giocato con i miei sentimenti, inconsapevolmente.
Col passare del tempo le nostre Anime si erano contagiate, si erano unite, formando dei legami molto solidi.
Legami che molti chiamano sentimenti, o alcuni altri, emozioni; tuttavia qualsiasi nome abbiano essi sono talmente puri da essere invisibili all’occhio umano.
Ma questa è un’altra storia, che racconteremo più avanti…
Ci avevano giocato con l’ingenuità propria dei bambini, tanto da non accorgersi cosa quel gioco avesse creato in me.
Ben presto un turbine caotico aveva cominciato a soffiare: come un gigante prepotente afferrava qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro e lo scagliava gambe all’aria.
Tutto fu messo sotto sopra, nulla fu risparmiato.
E la mia mente finì per accusare quelle persone: erano state loro ad aver dato il via a quel tumulto che tanto mi aveva messo in crisi.
Immediatamente attorno a me si erano formate delle mura immense che mi costringevano a guardare nell’unica direzione che mi ero costruito da solo, inconsapevolmente, formulando quel pensiero d’accusa.
Non potevo scorgere nulla da quel punto di vista, ma mi ci volle un filo di luce per capirlo.

Avevo perso contatto con l’Energia Cosmica, con il vero Me, con l’intera Umanità.
Al primo ostacolo mi ero chiuso in me stesso, come fanno i ricci, e mi ero circondato da un solido scudo che impediva a qualsiasi cosa d’entrare: pure le persone che mi volevano aiutare erano state tagliate fuori.
In pochi istanti avevo raso al suolo tutte le mie più solide fondamenta.

Ma sono grato a queste persone, perché mi hanno dato l’occasione per sgusciare fuori dai miei soliti involucri che puntualmente mi costruivo.
Mi hanno dato la possibilità di rinascere, di riemergere, di elevarmi.

Ora posso aprire le mie braccia a Madre Terra e colmare il mio Cuore di essa.


Sun Soul